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Tappi da vino: come sceglierli, conservarli e usarli

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Da Amorim tanti piccoli segreti per tappare il vino in modo perfetto. E poi non preoccupatevi se le bottiglie stanno in piedi non è un problema come si credeva

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Di Donatella Cinelli Colombini, Doc Orcia, Cenerentola

Le principali tipologie di tappi in sughero da bottiglie di vino sono 6
TAPPO IN SUGGHERO NATURALE monopezzo, il più tradizionale. Ha un’enorme varietà di prezzi in base a lunghezza, larghezza e qualità del materiale
TAPPO IN SUGHERO COLMATATO monopezzo in sughero naturale che superficialmente è stato trattato con polvere di sughero mista a collante per avere un aspetto levigato
TAPPO ACCOPPIATO – MULTIPEZZO costituito da due o più pezzi di sughero uniti da un collante

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TAPPO AGGLOMERATO fatto di granulato di sughero ricomposto
TAPPO AGGLOMERATO CON RONDELLE tappo tecnico che ha una o due rondelle di sughero sulle facce rotonde e il granulato di sughero nel corpo centrale
TAPPO AGGLOMETARO DI NUOVA GENERAZIONE tappo tecnico ottenuto unendo il 75% di granulato di sughero con collanti

DIFETTI DEL SUGHERO
• Sughero ripollato, se la quercia ha avuto un anno con clima difficile ed ha perso le foglie, nel sughero si formeranno strati di cellule appiattite che spesso sono visibili come fesurazioni allungate (a forma di fuso) che poi tenderanno ad aprirsi durante la stappatura.
• Sughero di anno secco o anno legnoso discontinuità legnosa all’interno del tappo
• Sughero verdonato con una o più zone di sughero poco maturo con colore chiaro e tendenzialmente deformi
• Sughero con gallerie d’insetto si manifesta con la presenza di fori
• Sughero con fenditure

CONSERVAZIONE DEI TAPPI usare un locale pulito, senza odori, temperatura ottimale 15-25°C umidità 50-70% evitare l’esposizione ai raggi del sole.
Tenere i tappi nel loro involucro e rispettare i tempi di scadenza.

Anche il tappo certificato, quello assolutamente sicuro, può diventare difettoso e portare nel vino l’orribile odore di segatura se entra in contatto, anche per via aerea, con sostanze inquinanti.

Durante la conservazione il tappo può essere contaminato con prodotti contenenti cloro, vernici, solventi, detergenti, idrocarburi, prodotti per la pulizia, prodotti per i trattamento della vigna, alimenti con odori accentuati, legno trattato con sostanze chimiche (antitarlo, sbiancanti ….). Va posta particolare attenzione a inquinamenti con alofenoli e aloanisoli TCA, TeCA,  PCA, TBA. Anche le muffe presenti nell’ambiente di conservazione possono inquinare i tappi.

IMBOTTIGLIAMENTO
Nella scelta del tappo conta molto il calibro del collo della bottiglia e la regolarità della superficie interna del vetro, la durata della conservazione in bottiglia e la temperatura di consumo.
I fenomeni di colatura riguardano soprattutto i tappi monopezzo.
La temperatura di imbottigliamento dovrebbe aggirarsi su 20°C. La camera d’aria fra tappo e vino deve corrispondere a circa 1% del volume del vino.

AFFINAMENTO
Quando il tappo è nella bottiglia di vino sono fondamentali buio, freddo (16°C) e umidità (70-80%) meno importante di quanto si pensava la posizione orizzontale o verticale delle bottiglie perché la qualità del sughero dovrebbe comunque garantire la sua tenuta.

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